La situazione in Libia

Il Comitato di Quartiere Monteverde Nuovo ha partecipato ad un incontro di informazione e confronto sulla situazione in Libia organizzato dal Comitato solidale antirazzista di Monteverde.
L’avvocato e giurista Fulvio Vassallo dell’ADIF, docente all’Università di Palermo, dopo aver fatto un excursus storico dalle Primavere arabe al Memorandum di Intesa firmato da Minniti e rinnovato dal governo attuale (di dubbia costituzionalità e senza valore non essendo passato al vaglio del voto del Parlamento ), ha evidenziato una serie di problematicità.
In Italia e anche in Europa si è giunti ad una equiparazione fra naufraghi e clandestini, con la criminalizzazione di coloro che partono come emigranti economici e che ora, con la guerra, cercano un rifugio.
Inoltre la politica italiana ed europea sono influenzate e dettate da interessi economici.
Se ci si chiede cosa succede dall’altra parte del mare, nei centri di detenzione, si deve ricordare che la Libia non aderisce alla Convenzione di Ginevra per i prigionieri .
Inoltre c ‘è una sovrapposizione fra milizie libiche, guardia costiera libica e scafisti: le stesse persone cambiano divise e ruoli.
E ora la guerra, che è anche guerra civile, comporta spesso cambiamenti di fronte fra le milizie.
Il secondo relatore,Stefano Galieni, giornalista indipendente di Left, ha sottolineato la scarsa incisività della stampa nella descrizione della situazione in questo momento, con i continui cambiamenti del fronte e dei fronti.
La stessa UNHCR, per ragioni di sicurezza, ha abbandonato la postazione mentre invece ora all’ONU si chiederebbe di organizzare la evacuazione dei campi di detenzione.
Quei campi di detenzione che invece si autoriproducono, perché funzionali alla ‘speranza’ che,nonostante tutto, dal cuore dell Africa, rallenta ma non blocca le partenze e perché funzionali all’economia libica ora danneggiata, per la guerra, nel suo maggiore introito: il petrolio .

Il dibattito che è scaturito dalle relazioni ha arricchito di spunti e informazioni il discorso, anche per la presenza di attivisti di associazioni come Baobab, che opera da anni a Roma-est con e per gli stranieri, e come Refugees Welcome Italia, che opera in Italia per favorire la accoglienza degli stranieri nelle famiglie.
Ed è nell’ ambito di questa associazione che è maturata l’esperienza testimoniata da Enzo Leone( che abita nel quartiere ed è del Comitato di Quartiere Monteverde Nuovo). Dopo un corso di preparazione, sta ospitando nella sua casa uno straniero. E non si tratta solo di ospitalità ma di instaurare rapporti con persone che hanno spesso vissuto esperienze terribili.

Il Comitato solidale antirazzista di Monteverde, al termine del dibattito, ha proposto come tema del prossimo appuntamento l’incontro e il dialogo fra le buone opere che pure ci sono ma spesso sono poco note.

Incontro con la presidente del Municipio XII

Oggi abbiamo incontrato la Presidente del Municipio XII Silvia Crescimanno e l’Assessore all’Ambiente Maria Novella Terribili.
L’incontro era stato richiesto da noi Comitato di Quartiere Monteverde Nuovo insieme al Comitato di Quartiere Monteverde Vecchio e allo SPI CGIL per confrontarci  sull’ambiente e sulle ricadute nel nostro territorio. Naturalmente abbiamo espresso tutte le nostre preoccupazioni.

Ci siamo resi disponibili a contribuire con azioni specifiche e a monitorare il territorio su vari aspetti riguardanti il tema ambientale,  e, pur conoscendo le difficoltà del Municipio per quanto riguarda le risorse economiche, abbiamo sostenuto che alcune delle iniziative possono essere realizzate a costo zero. L’intenzione è quella di rendere il nostro quartiere più vivibile e per questo abbiamo chiesto un tavolo partecipato che si riunisca periodicamente, tavolo che dopo la prima fase sperimentale può essere allargato agli altri comitati di quartiere presenti nel Municipio XII.

C’è stata la disponibilità sia dell’assessore che della presidente che entro quindici giorni ci riconvocheranno per avviare la discussione sulle specificità.

Il Comitato Monteverde Nuovo tra i promotori della Coalizione per i Beni Comuni

ll 31 gennaio insieme a tante altre realtà cittadine abbiamo depositato presso gli Uffici competenti del Comune di Roma la proposta di delibera popolare per l’approvazione del regolamento per la gestione dei beni Comuni.

 il prossimo 12 gennaio, nell’assemblea pubblica che si terrà alle ore 18.30 presso il Coworking Millepiani – Via Nicolò Odero, 13, ROMA – Garbatella, verrà presentata la Coalizione per i Beni Comuni.

Maggiori notizie su: www.labsus.org

Firma la petizione “Forlanini ai cittadini”

Il Coordinamento dei Comitati, delle Associazioni e dei Cittadini per il FORLANINI BENE COMUNE-PROPRIETA’ PUBBLICA,  costituitosi  da oltre due anni è impegnato a promuovere una campagna di sensibilizzazione, anche attraverso una petizione on-line, per chiedere che l’ex Ospedale Carlo Forlanini  di Roma, sia riconvertito in struttura socio-sanitaria. In particolare si chiede  di istituire un TAVOLO partecipato di confronto e di proposte condivise per la valorizzazione e la fruibilità di questa struttura da parte dei cittadini dei territori interessati.

Il Forlanini, soggetto a vincolo dal Mibact, con la sua superficie di 280mila metri quadri, un parco monumentale ricco di piante pregiate e rare, 2 teatri, una chiesa, un Museo Anatomico unico nel suo genere, persino un lago sotterraneo, non può essere privato della sua identità per fare “cassa”. Nel 2006, infatti, la Regione Lazio, per ripianare il debito accumulato, ha dismesso l’Ospedale Forlanini, eccellenza del territorio e vanto Nazionale per le patologie respiratorie fin dal 1934.

Da 10 anni, nonostante validi progetti presentati per la riconversione del complesso ospedaliero in struttura socio-sanitaria e le richieste dei cittadini, questo patrimonio pubblico è stato abbandonato all’incuria e al degrado. Nel Dicembre 2016, una delibera approvata dalla sola Giunta Regionale ha trasformato il Forlanini da “Bene indisponibile” a “Bene disponibile” (alla vendita).

La Regione Lazio ha recentemente indetto un Bando di consultazione on-line per dare “voce” cittadini, che tuttavia permette di  esprimere una sola opzione e mette a disposizione solo 20.000 metri quadri, del tutto  inadeguati rispetto ai fabbisogni e alle richieste del territorio interessato.

Il nostro obiettivo è quello di impegnare le Istituzioni ad accogliere le seguenti istanze principali :

1) abbattimento dei fitti passivi in campo sanitario (distretti, poliambulatori, 118) e istituzionale (Municipi  e Pubblica Sicurezza), con vantaggio per le casse regionali;

2) creazione di una RSA pubblica;

3) creazione di spazi per fini Culturali e Sociali, come occasione di nuovi posti di lavoro per i giovani;

4) valorizzazione del Museo Anatomico;

5) fruizione pubblica del parco;

6) reinserimento dei Corsi di Laurea per le professioni sanitarie

7) proposta di inserimento di questa struttura fra i Beni del Patrimonio Unesco

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Questa petizione sarà consegnata a:

  • Presidente Della Repubblica Italiana
    Sergio Mattarella (Presidente Della Repubblica Italiana)
  • Ministro della Salute
    Beatrice Lorenzin
  • Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
    Dario Franceschini

Sottoscrivi la petizione

 

Riflessioni critiche sulla partecipata manifestazione contro la vendita del Forlanini

E’ stata una grande e partecipata manifestazione quella del 1 aprile contro la vendita dell’ex Ospedale Forlanini, ma corre l’obbligo di fare una riflessione:
con la nostra azione abbiamo stanato la Regione che ha cominciato a muoversi dopo che il Cordinamento dei Comitati ha preso visibilità sul territorio del Municipio XII e XI con tantissime iniziative e coinvolgendo cittadini interessati alla soluzione per il Forlanini.
Le nostre iniziative condivise sono state qualche volta ostacolate da chi pensa che la Regione Lazio in questi anni ha fatto bene lasciando questa bellissima struttura al degrado più assoluto, che ha fatto bene a non consultare il territorio, che ha fatto bene a dichiarare vendibile il complesso ad una cifra irrisoria, insomma che ha fatto e fà bene tutto ciò che fà.
Allora io mi domando: PERCHE’ OGGI NON SONO VENUTI IN PIAZZA A DIRCI CHE STIAMO SBAGLIANDO NOI? PERCHE’ NON SI CONFRONTANO?
Allora è dato pensare che i motivi sono altri e non riguardano il Forlanini. Adesso attendiamo che la Regione si confronti con il Comune, i Municipi ed i cittadini per mettere in piedi un progetto condiviso.
PASSIAMO DALLE CHIACCHIERE AI FATTI E SOLO ALLORA POTREMMO VEDERE CHE AVEVA RAGIONE E CHI NO.

(Guarda le foto)