Poliambulatorio di via Ramazzini: lettera al Commissario straordinario Zingaretti

On.le Nicola Zingaretti
Commissario Straordinario Sanità Regione Lazio
Via Rosa Raimondi Garibaldi 7 00145 Roma

Spettabile Commissario,
il Comitato di Quartiere di Monteverde Nuovo riceve quotidianamente dai cittadini lamentele e proteste riguardo la ASL D di ia Ramazzini. La struttura presso la Croce Rossa risulta insufficiente sia per quanto riguarda la collocazione degli ambulatori sia per le prestazioni che risentono della mancanza di personale addetto. La soluzione di spostare la sede da Via Pascarella a Via Ramazzini fu presa in via provvisoria in attesa di una nuova collocazione più idonea e nel più breve tempo possibile. Rileviamo che sono stati disattesi gli impegni assunti al momento del trasferimento. A tutt’oggi non solo non vediamo soluzioni ma assistiamo anche a una diminuzione dei servizi offerti con grave danno alle persone più disagiate e agli anziani del nostro territorio.
La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che a pochi passi da via Ramazzini, all’interno del’Azienda Ospedaliera Nicholas Green, la più grande della Regione Lazio, esiste una struttura, quella dell’ex Ospedale Forlanini, completamente inutilizzata e che potrebbe essere la sede ideale per ospitare il Poliambulatorio.
Pertanto, in presenza di una forte e decisa volontà politica la soluzione dell’annosa questione sarebbe a portata di mano.
Chiediamo quindi un incontro con i responsabili della ASL D e con chi è in grado di darci risposte precise in merito per risolvere questo problema che interessa tutti i cittadini di Monteverde e non solo.
Distinti saluti.

Il Presidente
Concettina Pelliccia

Orti urbani: a Roma è boom per una città più verde e solidale

Roma è sempre più verde grazie agli orti e ai giardini condivisi. A comunicarlo è il gruppo Zappata Romana, che annuncia un incremento degli orti urbani della capitale del 50% nel corso dell’ultimo anno. Gli orti urbani e i giardini condivisi a Roma sono passati da 100 a 150. L’obiettivo? Una città più verde e solidale grazie al sostegno dei cittadini.

Gli abitanti di Roma, in quasi tutti i quartieri, si sono rimboccati le maniche ed hanno recuperato aree abbandonate per restituirle all’uso pubblico. Zappata Romana ha aggiornato la mappa online degli orti e dei giardini condivisi di Roma, consultabile all’indirizzo www.zappataromana.net, con i nuovi spazi verdi nati nell’ultimo anno.

La mappa riporta per ogni esperienza (orti, giardini e guerrilla gardening) la localizzazione, un breve testo, una fotografia e, quando possibile, i contatti di coloro che si sono occupati di dare nuova vita agli spazi abbandonati cittadini. I romani si sono messi d’impegno ed hanno deciso di fare qualcosa di buono per la città e la comunità.

Si sono occupati della manutenzione del verde, rendendo migliori gli ambienti in cui praticare sport o dove portare a spasso i propri amici a quattro zampe. Gli orti condivisi sono un simbolo di integrazione sociale. Nel progetto Sar San l’orto è dedicato ai bambini Rom, mentre Orto Capovolto e Coltivatore coinvolgono i diversamente abili. I lavoratori dell’ex Eutelia possono invece riunirsi all’Eutorto.

Uno dei progetti più originali presenti a Roma per quanto riguarda gli orti urbani è l’Hortus Urbis (www.hortusurbis.it), orto didattico con piante antico romane nel Parco Regionale dell’Appia Antica, presso l’ex Cartiera Latina di via Appia Antica 42/50, che ha visto la riattivazione di uno spazio abbandonato, lungo l’antico e sacro Almone, attraverso il generoso contributo dei giardini e orti condivisi della città su progetto di Zappata Romana e del Parco dell’Appia Antica e che ospita tutte le domeniche laboratori per bambini.

E al di fuori della capitale? A Milano scade oggi il bando per l’assegnazione di 171 orti urbani a cittadini, enti pubblici e privati, e associazioni di volontariato, mentre a Palermo verrà inaugurato il prossimo 29 giugno l’orto condiviso etico dell’associazione Codifas, un progetto nato in nome della promozione e dell’integrazione sociale.

Marta Albè

Fonte e foto: www.zappataromana.net