Centro di Accoglienza CRI di Via Ramazzini

Alcune iniziative del Comitato di Quartiere Monteverde Nuovo:
Nell’incontro con la Presidente del Municipio abbiamo sollecitato un suo interessamento sulla situazione che si è venuta a creare nel quartiere per la presenza di un centro di accoglienza nel cuore del territorio.
Abbiamo scritto al Prefetto di Roma dott. Paola Basilone esprimendo le preoccupazioni dei cittadini e chiedendo “strumenti idonei che possano garantire la sicurezza del quartiere” .
Abbiamo inoltre espresso l’opinione che “Abbiamo a cuore l’integrazione di queste popolazioni provenienti da zone di guerra e non vogliamo sottrarci agli obblighi di accoglienza degni di un Paese civile (richiamati anche dalla nostra Costituzione e dagli infaticabili appelli di Papa Francesco) ed è proprio per questo che una gestione non trasparente del centro non aiuta allo scopo; pertanto vorremmo sapere l’effettivo numero degli ospiti della struttura, se sono previsti ulteriori arrivi e comprendere con chiarezza se effettivamente hanno diritto ad essere ospitati nel nostro Paese”
Al Prefetto abbiamo chiesto un incontro.
Ci stiamo attivando per un sopralluogo presso il Centro di accoglienza della CRI.

Lettera al Prefetto di Roma sul centro di accoglienza

Spett.le Prefetto di Roma
Dott.ssa Paola Basilone

Desideriamo sottoporre alla Sua attenzione le preoccupazioni dei cittadini di Monteverde Nuovo a causa dell’insediamento presso La Croce Rossa di Via Ramazzini di un centro di accoglienza per migranti.
Riteniamo che la suddetta tendopoli che all’inizio doveva contenere solo 150 persone si stia allargando e che siano arrivati a 400 persone circa. Dopo l’ultimo fatto gravissimo (mi riferisco all’aggressione di una commerciante all’interno del suo negozio) causato da un ospite del CRI e che ha esacerbato le preoccupazioni già presenti tra la popolazione, chiediamo che siano messi in campo strumenti idonei che possano garantire la sicurezza del quartiere.
Abbiamo a cuore l’integrazione di queste popolazioni provenienti da zone di guerra e non vogliamo sottrarci agli obblighi di accoglienza degni di un Paese civile (richiamati anche dalla nostra Costituzione e dagli infaticabili appelli di Papa Francesco) ed è proprio per questo che una gestione non trasparente del centro non aiuta allo scopo; pertanto vorremmo sapere l’effettivo numero di ospiti della struttura, se sono previsti ulteriori arrivi e comprendere con chiarezza se effettivamente hanno diritto ad essere ospitati nel nostro Paese.
Chiediamo di essere da Lei ricevuti per confrontarci e contribuire con nostre proposte, avendo come obiettivo di creare tra i cittadini la consapevolezza di questa nuova realtà.
In attesa di un suo gentile riscontro Le invio cordiali saluti.

Il Presidente del Comitato di Quartiere
Tina Pelliccia

Secondo incontro con il prefetto Gabrielli presso aula consiliare Municipio XII

Secondo incontro con il prefetto Gabrielli presso aula consiliare Municipio XII

PrefettoMunicipioIl 29 luglio un nuovo incontro con il prefetto Gabrielli e la presidente Maltese sulla sicurezza nel Municipio XII, si parla di decentramento, di organizzazione delle diverse forze dell’ordine, di collaborazione fra prefettura, rappresentanti politici, comitati e associazioni.
Il dr. Vitelli espone il report con i risultati dei quattro incontri organizzati, fra il mese di maggio e il mese di giugno, dal gruppo di coordinamento interterritoriale. Il report illustra il primo step di interventi sui problemi rappresentati nel passato incontro del 29 maggio dalle associazioni: sicurezza dei parchi storici, delle stazioni Trastevere e Massimina e del mercato di Porta Portese, degrado di largo Ravizza, piazza Forlanini, via Tarra, intrusione e degrado del complesso del Forlanini.
In merito a quanto sopra, si è comunicato che: l’area di Villa Pamphili è stata sottoposta a un servizio di controllo costante con il coordinamento delle forze dell’ordine; nelle aree Ravizza, Forlanini, Tarra, a seguito delle indagini effettuate, non è presente spaccio ma soltanto consumo di droga anche in considerazione della vicinanza ai Sert; dal complesso del Forlanini sono state allontanate 12 persone che vi dimoravano stabilmente; nella stazione Trastevere è stato organizzato un servizio di pattugliamento di CC e Forze Armate durante il giorno e di Forze di Polizia di notte, due persone che creavano particolare disturbo sono state allontanate tramite un provvedimento restrittivo dell’amministrazione giudiziaria; il mercato di Porta Portese è stato sottoposto a più stringenti controlli su regole per il commercio, su attività di rovistaggio, su attività di borseggio da parte dei CC, quando questi ultimi non hanno disponibilità di pattuglie intervengono le forze di polizia; per Massimina si stanno stipulando accordi con l’amministrazione capitolina per il trasferimento del campo ROM e dell’area rifiuti.
Molte sono stati gli interventi delle associazioni e comitati soprattutto sulla situazione di sicurezza e degrado di Massimina, Valle Aurelia, Villa Pamphili, Forlanini, e sulla percezione di mancata sicurezza nelle strade da parte dei cittadini.
Il prefetto ha risposto: il fenomeno della prostituzione non si può contrastare ma soltanto regolamentare e si è in attesa del Regolamento di Polizia Urbana, per il quale si potranno individuare quelle zone, limitrofe ad abitazioni, scuole ecc ‘interdette’ alla prostituzione; Casale Lumbroso è un’area privata che non potrà quindi accogliere un insediamento di forze di polizia; il nuovo Bando per l’accoglienza degli immigrati riguarderà ovviamente quei territori che non sono stati interessati dal primo Bando per cui vi rientra anche il Municipio XII, ma si parla di non più di 100 persone, per le quali accoglienza significa anche controllo sul loro agire; per Monachina unica soluzione spostamento del campo Rom , non immediatamente realizzabile, nelle more necessario sollecitare AMA per rifiuti e avere la collaborazione della Protezione civile; per Villa Pamphili si acquisisce la documentazione presentata dall’Associazione Villa Pamphili che sarà utile strumento di contrasto al degrado e alle azioni criminose; sui Piani di zona si stanno effettuando le necessarie verifiche sulle urbanizzazioni non completate; la stazione Massimina è prevista per il 2025; esiste il piano per l’impianto della raffineria ma di questo sarebbe bene che ne fosse informata la popolazione con la collaborazione del Ministero per l’ambiente; il Forlanini ha un vincolo di destinazione come complesso monumentale, Zingaretti sta portando avanti tutti gli impegni dichiarati nella ultima conferenza stampa e sta anche sottoscrivendo un accordo per una guardiania privata in quanto le forze dell’ordine non sarebbero in grado di sostenere il peso di un controllo puntuale sull’area; gli organici delle forze di polizia aumenteranno con il Giubileo ma si sta consolidando l’idea che Roma vive sempre, e non solo in occasione di eventi, momenti straordinari che necessitano di un rafforzamento del suo sistema di sicurezza per rendere più protetta la città.

 

Relazione sull’incontro con il Prefetto di Roma Franco Gabrielli

Municipio XII  –  19 maggio 2015Il

Il Comitato di Quartiere Monteverde Nuovo  denuncia la grave situazione di  criminalità, vandalismo e degrado presente nella zona, che incide molto negativamente sulla sicurezza e qualità della vita dei residenti del quartiere. Tale condizione di disagio e insicurezza avvertita dai cittadini si deve al crescente numero delle attività  delittuose  verificatesi  in  questi  ultimi  tempi.

Tale  panorama  avrebbe  dovuto  invece restringersi dopo l’avvenuto accordo fra Prefetto di Roma, Presidente della Regione Lazio, Sindaco di Roma Capitale siglato nel 2011 nel III Patto per Roma Sicura e confermato nella Delibera dellaGiunta Capitolina n. 384 del 25-26 ottobre del 2013.

In Tale Patto si richiama il diritto alla sicurezza e alla qualità della vita urbana quale priorità da perseguire per il benessere dei cittadini. Con tale stipula vengono ‘progettate’ azioni positive per assicurare sul territorio le migliori condizioni di tutela della  sicurezza urbana e della  pubblica incolumità.

Si entra nel dettaglio constatando come l’aggravarsi della congiuntura economica possa avere  ripercussioni  negative  sul  tessuto  economico  della  città  favorendo  reati  gravi  con  la penetrazione  di  organizzazioni  criminali,  l’incremento  di  attività  delittuose  come  il  traffico  di sostanze stupefacenti e spaccio di droga, le estorsioni, l’usura ecc. e reati meno gravi ma comunque reati  come vendita di  merci contraffatte,  abusivismo commerciale,  abuso di  superalcolici  e loro vendita in orari vietati, atti di vandalismo ecc. Detto ciò tutti i firmatari del patto convengono che occorre procedere ad una revisione dei presidi delle  forze  dell’ordine sul  territorio,  che  si  debba  attuare  un  piano  di  azione  congiunto fra Prefettura  Regione  Lazio  e  Roma  Capitale per  potenziare  i  dispositivi  di  prevenzione  e repressione per  ottenere  un maggior  controllo  sul  territorio.  Tutte  le  parti  hanno sottoscritto  e quindi  si sono impegnate ma ad oggi se ne vedono pochi risultati.

E i cittadini continuano a segnalare la mancanza di:

– vigilanza e salvaguardia del Complesso monumentale dell’ex Ospedale Carlo Forlanini ormai da mesi in stato di abbandono e oggetto di occupazioni abusive che accrescono il disfacimento e il degrado degli edifici e del parco,

– prevenzione da incendi dolosi di automobili e motorini, cassonetti  vedi via Cartoni, viale dei Colli Portuensi o di attività commerciali vedi l’ultimo fatto accaduto in via Paola Falconieri

– vigilanza contro furti e scippi vedi in via Amici, via Jenner, c.ne Gianicolense, via dei Colli Portuensi, v.le dei 4 venti ecc.

– interventi sulla sicurezza urbana, anche collegati a fenomeni di degrado ed emarginazione socio-economica, con particolare riferimento alle persone senza fissa dimora (stranieri e/o cittadini) e alcolisti vedi Stazione di Trastevere, Largo Ravizza, angolo fra via Balestra e via Vidaschi, piazza Scotti, largo N.S. di Coromoto, solo per fare alcuni esempi

– interventi su persone che si dedicano prevalentemente ad attività di accattonaggio che molestano insistentemente i passanti e gli automobilisti vedi mercato di San Giovanni di Dio, piazza della Trasfigurazione, Via Jenner, semafori della c.ne Gianicolense ….ma in genere disseminati in tutto il quartiere

– prevenzione da incendi dolosi di automobili e motorini, cassonetti  vedi via Cartoni, viale dei Colli Portuensi o di attività commerciali vedi l’ultimo fatto accaduto in via Paola Falconieri

– vigilanza contro furti e scippi vedi in via Amici, via Jenner, c.ne Gianicolense, via dei Colli Portuensi, v.le dei 4 venti ecc.

.- interventi sulla sicurezza urbana, anche collegati a fenomeni di degrado ed emarginazione socio-economica, con particolare riferimento alle persone senza fissa dimora (stranieri e/o cittadini) e alcolisti vedi Stazione di Trastevere, Largo Ravizza, angolo fra via Balestra e via Vidaschi, piazza Scotti, largo N.S. di Coromoto, solo per fare alcuni esempi- interventi su persone che si dedicano prevalentemente ad attività di accattonaggio che molestano insistentemente i passanti e gli automobilisti vedi mercato di San Giovanni di Dio, piazza della Trasfigurazione, Via Jenner, semafori della c.ne Gianicolense ….ma in genere disseminati in tutto il quartiere

-contrasto alle truffe perpetrate da sedicenti maghi, operatori di società di servizi ecc. che si presentano alle abitazioni in cui vivono anziani anche queste oggetto di denuncia alle forze dell’ordine- sportelli sicurezza allocati nelle Strutture Territoriali, cui i cittadini possano rivolgersi per avere un riscontro immediato alle situazioni di disagio in cui si vengono a trovare. Quanto sopra rappresentato, segnalato ripetutamente al CdQ dai residenti, denuncia un forte senso di insicurezza e soprattutto di scarsa fiducia negli organi preposti alla incolumità e salvaguardia del cittadino. La percezione che si avverte è quella dell’abbandono

E’ necessario che la Prefettura, la Regione Lazio e Roma Capitale portino a compimento quello che si sono impegnati a fare nel III Patto per Roma sicura e rendano operativo ed efficace l’OGGETTO DEL PATTO che di seguito riteniamo opportuno rammentare almeno in alcune sue parti: Mappatura del rischio territoriale Rimodulazione dell’organizzazione territoriale dei presidi di polizia Azioni di contrasto al fenomeno dell’uso di sostanze stupefacenti  Patti di legalità

E infine essenziale per la tranquillità dei cittadini:

– Piano d’azione per il rafforzamento della sicurezza urbana da attuarsi attraverso “rafforzamento dei dispositivi di sorveglianza anche a tutela del territorio, rafforzamento dei dispositivi a favore di una maggiore sicurezza stradale e nei trasporti, lotta all’abusivismo commerciale e contrasto agli insediamenti di strutture abitative irregolari, e in particolare per le aree verdi implementazione di uno specifico progetto di sorveglianza, con installazione di presidi tecnologici di videosorveglianza” (sulla base della mappa del rischio, assicurandone i collegamenti con la Sala Sistema Roma, così come previsto dalla deliberazione di Giunta Capitolina n. 384 del 25-26 ottobre 2013) “e stipula di convenzioni con associazioni di protezione civile, sportelli di “AIUTO DEDICATI” anche in forma ITINERANTE a tutela dei soggetti deboli della comunità vittime di violenze e di reati, anche solo potenzialmente a rischio, per fornire assistenza legale e psicologica, da attuarsi anche nel quadro del “sistema integrato di sicurezza di cui Legge Regione Lazio 5 luglio 2001, n. 15” ecc

Ovviamente si spera che dal 2011 gli organi istituzionali abbiano messo in atto azioni e strumenti per migliorare la  sicurezza in  città  ma sarebbe opportuno che i  cittadini  ne vengano messi  a conoscenza  così  come  vengano  messi  a  conoscenza  delle  azioni  future  che  si  intendono intraprendere

Si fa presente che il CdQ Monteverde Nuovo ha raccolto in un dossier gli esposti, le denunce,  le segnalazioni,  le  raccolte  firme,  gli  articoli  dei  giornali  relativi  agli  eventi  descritti  in  questa relazione..

Il Presidente del CdQ Monteverde Nuovo
Tina Pelliccia

Richiesta di incontro sullo stato della mobilità, della sicurezza e dei lavori pubblici a Monteverde Nuovo.

Alla Presidente Municipio XII Cristina Maltese e-mail: cristina.maltese@comune.roma.it

All’Assessore Politiche del Patrimonio e Mobilità Luigi Munini e-mail: luigi.munini@comune.roma.it

All’Assessore  Politiche dei lavori pubblici, trasformazione urbana Innovazione e semplificazione amministrativa Raffaele Scamardì e-mail: raffaele.scamardi@comune.roma.it

Al Comandante dell’U.O. XII Gruppo Monteverde Mario De Sclavis e-mail  mario.desclavis@comune.roma.it

 

Oggetto: Richiesta di incontro sullo stato della mobilità, della sicurezza e dei lavori pubblici a Monteverde Nuovo.

Il Comitato ha ricevuto numerose istanze dai cittadini relativamente alle condizioni della mobilità e della sicurezza nel Quartiere.

Pertanto, si richiede un incontro per verificare quali attività il Municipio intende implementare in relazione a:

  • messa in sicurezza di asili nido, scuole materne ed elementari anche istituendo zone a velocità limitata nei loro pressi (zone 30), rifacimento della segnaletica pedonale, regolamentazione di parcheggi, nuovi sistemi anti-intrusione che garantiscano il mantenimento dei materiali didattici e il decoro degli ambienti scolastici;
  • messa in sicurezza dei marciapiedi in stato di degrado generalizzato in tutto il quartiere;
  • messa in sicurezza dei giardini di Largo Ravizza e piazza Forlanini;
  • verifica della viabilità sulle grandi arterie (come c.ne Gianicolense, viale dei Colli Portuensi, Via Ozanam, Via Jenner e Via di Val Tellina) pesantemente congestionate dal traffico;
  • verifica sull’attuazione del piano per la mobilità in riferimento alla frequenza delle linee 44, 31, 33 e  al miglioramento della linea tramviaria tram 8.

In considerazione di quanto sopra esposto si resta in attesa di una Vs. comunicazione per la data dell’incontro.

15 marzo 2015

Il  Presidente del Comitato di Quartiere
Tina Pelliccia

 

www.comitatomonteverdenuovo.it – mail info@comitatomonteverdenuovo.it